Avvocato
Andrea Cova

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Osteomielite: Risarcimento danni


L'osteomielite è un'infiammazione e distruzione dell'osso causata da batteri, micobatteri o funghi. Sintomi comuni sono dolore e dolorabilità ossea localizzata, con sintomi sistemici (nell'osteomielite acuta) o senza tali sintomi (nell'osteomielite cronica). La diagnosi è posta in base a studi di diagnostica per immagini ed esami colturali. Il trattamento consiste in antibiotici e talora intervento chirurgico. 

Lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA è specializzato in risarcimento danni da errore medico e responsabilità sanitaria e segue regolarmente e personalmente casi in tutta Italia di persone danneggiate o decedute a causa di osteomieliti, consentendo alle vittime e ai loro parenti, di ottenere il giusto risarcimento.

Se un Tuo familiare è deceduto, o se Tu o un Tuo familiare avete subito gravi danni per colpa di una infezione ospedaliera, contatta lo Studio COVA. per capire:

- se c’è stata responsabilità da parte del medico o dell’Ospedale;

- se il danno era evitabile e

- se avete diritto a un risarcimento danni.

Con lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA avrai un gruppo di professionisti a Tua disposizione (Avvocato, Medico-Legale, Medico Specialista nella materia afferente al caso) che Valuterà il Tuo caso e Ti seguirà fino al risarcimento del danno.

I clienti che scelgono lo Studio Legale Cova usufruiranno di un servizio di assistenza legale, di alto profilo professionale.

Eziologia dell'osteomielite

L'osteomielite è causata da:

· Diffusione per contiguità da tessuto infetto o protesi articolare infetta

· Microrganismi veicolati dal sangue (osteomielite ematogena)

· Ferite aperte (da fratture esposte contaminate o chirurgia ortopedica)

Trauma, ischemia o corpi estranei predispongono all'osteomielite. L'osteomielite può svilupparsi sotto profonde ulcere da pressione.

Diffusione per contiguità da tessuto infetto adiacente o ferite aperte

La diffusione contigua da tessuto infetto adiacente o ferite aperte causa circa l'80% di osteomielite; è spesso polimicrobica. Lo Staphylococcus aureus  (includendo ceppi sia meticillino-sensibili sia meticillino-resistenti) è presente in più del 50% dei pazienti; altri batteri comuni comprendono streptococchi, microrganismi enterici Gram-negativi e batteri anaerobi.

L'osteomielite che deriva dalla diffusione per contiguità è frequente nei piedi (in soggetti diabetici o con patologia vascolare periferica, nelle sedi in cui un osso è stato penetrato in occasione di un trauma o un intervento chirurgico, in sedi danneggiate da radioterapia, e in ossa contigue a ulcere da pressione, come le anche e il sacro. Un'infezione di un seno paranasale, della gengiva o di un dente può diffondersi al cranio.

Osteomielite a diffusione ematogena

L'osteomielite a diffusione ematogena di solito deriva da un microrganismo singolo. Nei bambini, i batteri Gram-positivi sono più frequenti e colpiscono abitualmente le metafisi di tibia, femore od omero. Negli adulti, l'osteomielite a diffusione ematogena in genere colpisce le vertebre. I fattori di rischio negli adulti sono età avanzata, debilitazione, emodialisi, drepanocitosi e uso di droghe tramite iniezione. I microrganismi infettanti più comuni comprendono:

· Negli adulti più anziani, debilitati, o sottoposti ad emodialisi: S. aureus (methicillin-resistant S. aureus [MRSA] è comune) e batteri Gram-negativi enterici

· Nei tossicodipendenti: S. aureus, Pseudomonas aeruginosa e Serratia

· Nei pazienti con anemia falciforme, malattia epatica o immunocompromissione: Salmonella

Funghi e micobatteri possono provocare osteomielite ematogena, normalmente nei soggetti immunodepressi o in zone di infezione endemica da istoplasmosi, blastomicosi o coccidioidomicosi. Le vertebre sono spesso coinvolte.

Fisiopatologia

L'osteomielite tende a occludere i vasi sanguigni locali, causando necrosi ossea e diffusione locale dell'infezione. L'infezione si può espandere attraverso la corticale ossea e diffondere sotto il periostio, con formazione di ascessi sottocutanei che possono drenare spontaneamente attraverso la cute.

Nell'osteomielite vertebrale, si può sviluppare un ascesso paravertebrale o epidurale.

Se il trattamento dell'osteomielite acuta ha un successo solo parziale, si sviluppa un'osteomielite cronica di basso grado.

Sintomatologia

I pazienti con osteomielite acuta delle ossa periferiche di solito presentano perdita di peso, affaticamento, febbre e calore, tumefazione, eritema e dolorabilità locali.

L'osteomielite vertebrale causa dolore e dolorabilità lombari localizzati, con spasmo dei muscoli paravertebrali che non risponde al trattamento conservativo. Una malattia più avanzata può causare compressione del midollo o delle radici nervose, con dolore radicolare e debolezza o intorpidimento degli arti. I pazienti sono spesso apiretici.

L'osteomielite cronica causa dolori ossei intermittenti (per mesi fino a molti anni), dolorabilità e fistole drenanti.

Diagnosi

· Velocità di eritrosedimentazione o proteina C-reattiva

· RX, RM o scintigrafia ossea con radioisotopi

· Esame colturale dell'osso, dell'ascesso o di entrambi

L'osteomielite acuta è sospettata nei pazienti con dolore osseo periferico localizzato, febbre e malessere o con dolore localizzato vertebrale refrattario, in particolare nei pazienti con recenti fattori di rischio di batteriemia.

L'osteomielite cronica viene sospettata in pazienti con persistente dolore osseo localizzato, in particolare se essi presentano fattori di rischio.

Se si sospetta un'osteomielite, si richiedono emocromo e velocità di eritrosedimentazione o proteina C-reattiva, oltre a RX standard dell'osso interessato. La leucocitosi e valori elevati della velocità di eritrosedimentazione e della proteina C-reattiva supportano la diagnosi di osteomielite. Tuttavia, i valori della velocità di eritrosedimentazione e della proteina C-reattiva possono essere elevati in condizioni infiammatorie, come nell'artrite reumatoide, o normali in caso di infezioni causate da agenti patogeni indolenti. Così, i risultati di questi test devono essere considerati nel contesto della visita medica e dei risultati degli studi di imaging.

Le RX divengono anormali dopo 2-4 settimane, mostrando sollevamento del periostio, distruzione ossea, tumefazione delle parti molli e, nelle vertebre, perdita di altezza del corpo vertebrale o restringimento dello spazio discale infetto adiacente e distruzione dei piatti vertebrali al di sopra e al di sotto del disco.

Se le RX non sono dirimenti o i sintomi sono acuti, TC e RM sono le metodiche di diagnostica per immagini di elezione, per definire le anomalie e rivelare le infezioni adiacenti, come gli ascessi paravertebrali o epidurali, o le faccette articolari infette.

In alternativa, può essere realizzata una scintigrafia ossea con tecnezio-99m. La scintigrafia ossea evidenzia le anomalie più precocemente delle RX standard, ma non permette la distinzione tra infezione, fratture e tumori.

Una scintigrafia con leucociti marcati con indio-111 può contribuire a individuare meglio le aree di infezione osservate alla scintigrafia ossea.

La diagnosi batteriologica è necessaria per la terapia ottimale dell'osteomielite: biopsia ossea con ago o escissione chirurgica e aspirazione o sbrigliamento degli ascessi forniscono del tessuto per l'esame colturale e per i test di sensibilità antibiotica. L'esame colturale sulla secrezione della fistola non rivela necessariamente il patogeno osseo. La biopsia e l'esame colturale devono precedere la terapia antibiotica, a meno che il paziente sia in stato di shock o presenti disfunzioni neurologiche.

Trattamento

· Antibiotici

· Intervento chirurgico per ascesso, sintomi sistemici, potenziale instabilità vertebrale o osso molto necrotico

Antibiotici

Dopo aver eseguito esami colturali, si somministrano antibiotici efficaci contro microrganismi sia Gram-positivi che Gram-negativi, fino a quando non sono disponibili i risultati di esami colturali e antibiogramma.

Per l'osteomielite ematogena acuta la terapia antibiotica iniziale deve comprendere una penicillina semisintetica penicillinasi-resistente (p. es., nafcillina o oxacillina 2 g EV ogni 4 h) o vancomicina 1 g EV ogni 12 h (quando lo S. aureus meticillino-resistente è prevalente in una comunità) e una cefalosporina di 3a o 4a generazione (p. es., ceftazidima 2 g EV ogni 8 h o cefepime 2 g EV ogni 12 h).

Per l'osteomielite cronica derivante da un focolaio contiguo nelle parti molli, soprattutto in pazienti diabetici, il trattamento empirico deve essere efficace contro i microrganismi anaerobi oltre agli aerobi Gram positivi e Gram-negativi. Si utilizzano abitualmente ampicillina/sulbactam 3 g EV ogni 6 h o piperacillina/tazobactam 3,375 g EV ogni 6 h; la vancomicina 1 g EV ogni 12 h viene aggiunta nelle infezioni severe o se è prevalente MRSA. Gli antibiotici devono essere somministrati per via parenterale per 4-8 settimane e adeguati ai risultati degli esami colturali appropriati.

Chirurgia

Se persiste un qualsiasi reperto sistemico (p. es., febbre, malessere, perdita di peso) o se ampie regioni ossee vengono distrutte, il tessuto necrotico viene rimosso chirurgicamente. L'intervento chirurgico può anche essere necessario per drenare un contemporaneo ascesso paravertebrale o epidurale o per stabilizzare il rachide per prevenire lesioni. Possono essere necessari lembi cutanei o peduncolati per chiudere ampie perdite di sostanza chirurgiche. Gli antibiotici ad ampio spettro vanno continuati per > 3 settimane dopo l'intervento chirurgico. Può essere necessaria una terapia antibiotica a lungo termine.

I COSTI

In linea generale, il compenso dello Studio COVA è proporzionale al risultato ottenuto e viene liquidato a fine vertenza, al momento della riscossione del risarcimento erogato dai soggetti responsabili, i quali sono per lo più garantiti da apposite polizze assicurative o da altre forme di ritenzione del rischio assicurativo.

Se il caso verrà reputato meritevole di attenzione, sarà cura del titolare dello Studio Legale illustrarVi le modalità per la sua gestione, dalla valutazione medico-legale e/o specialistica, alla gestione stragiudiziale della vertenza, fino – qualora necessario – alla proposizione dell’azione giudiziale di risarcimento danni.

I clienti che scelgono lo Studio Legale Cova usufruiranno di un servizio di assistenza legale, medico legale e specialistico, di alto profilo professionale.

Chi vi tutela per ottenere il risarcimento danni

Tutte le posizioni sono gestite direttamente dall'Avv. Andrea Cova. Al fine di fornire il miglior servizio possibile, l'Avvocato COVA incontra, in tutta Italia, le vittime di malasanità. Prima ancora di incontrare i clienti, l'Avv. Andrea COVA è disponibile a un colloquio nella sede del proprio studio o in videoconferenza (WhatsApp, Skype) fruibile anche da tablet e smartphone, per valutare la procedibilità del caso. All'esito del colloquio, il cliente potrà decidere se procedere oppure no.

Con lo Studio COVA avrai un gruppo di professionisti a Tua disposizione che valuterà il Tuo caso e Ti seguirà fino al risarcimento del danno.

Ci sono dieci anni di tempo per richiedere il risarcimento del danno subito a causa di un infezione ospedaliera.

Perché scegliere lo Studio COVA

La materia del risarcimento del danno da malpratica è molto complicata ed è necessario rivolgersi ad un avvocato esperto della materia, evitando di ricorrere ad una infortunistica stradale o ad una delle associazioni che, spesso, si qualificano come Tribunale del Malato senza esserlo ed il cui personale non è preparato né qualificato per gestire queste situazioni.

Nello Studio COVA l’avvocato esperto in malasanità e il medico-legale lavorano insieme, in stretta sintonia, per farTi ottenere il giusto risarcimento dei danni che hai subito o che ha subito un Tuo familiare a causa dell'errore di un sanitario o, comunque, addebitabili alla struttura ospedaliera.

Il parere medico-legale, integrato alla consulenza legale dell'avvocato, consente di capire con precisione e velocità a quale patologia debbano essere ricondotte la morte di un paziente o i sintomi indicati dal cliente e stabilire se le problematiche individuate siano la conseguenza di errori commessi dal medico.

Per questa materia, lo Studio COVA è attivo in tutta Italia e, come detto, ha instaurato rapporti di collaborazione con i migliori medici legali e medici specialisti nelle varie branche della medicina,  tutti noti professori universitari e periti di Tribunale.

Al fine di evitare o, quantomeno, limitare al minimo i margini di errore, i medici designati dallo Studio COVA studiano e discutono collegialmente il caso, all'esito della quale esprimono il loro parere vincolante.

Tale parere, come detto, viene fornito in pochi giorni dal ricevimento da parte loro della documentazione medica completa.

Nel caso in cui il caso risultasse NON PROCEDIBILE, ila vicenda si chiuderà.

Se, invece, il caso verrà ritenuto PROCEDIBILE, ne spiegheranno i motivi nel corso di un collegamento telematico con l'Avv. COVA e con la vittima o i suoi familiari.

In questo modo, in breve tempo, sarà possibile sapere se il proprio caso sia procedibile, oppure no e assumere le decisioni conseguenti.

Non tutte le vittime di errore medico agiscono adeguatamente per ottenere il risarcimento danni da malasanità perché non conoscono fino in fondo i propri diritti e le regole speciali che riguardano la responsabilità medica e, quindi, non riescono a comprendere quale sia la strategia migliore.

Conoscere in dettaglio il proprio caso e capire quali siano i propri diritti è fondamentale; per questo motivo lo Studio dell'Avv. Andrea Cova di Bologna mette a disposizione dei propri clienti in tutta Italia un'assistenza completa e confezionata su misura: ogni aspetto viene valutato con attenzione alla luce delle particolarità del singolo caso e della speciale competenza acquisita dall'Avv. Andrea Cova in trent’anni di attività nella materia.

L'analisi del caso di malasanità, la valutazione effettiva del danno subito, la raccolta di documenti e informazioni, la pianificazione delle modalità di intervento più idonee, sono momenti fondamentali delle tappe che conducono al risarcimento dei danni subiti a causa di malasanità.

Bisogna fare molta attenzione alle offerte tutto compreso, a chi semplifica, a chi promette miracoli perché il caso di malasanità va studiato con attenzione da chi abbia esperienza e studi specifici.

Uno studio professionale è essenziale per non sprecare inutilmente denaro e per evitare di muovere accuse infondate; chiunque risponda ad una richiesta di consulenza promettendo risultati prima ancora di aver eseguito uno studio giuridico e medico legale serio, ti sta prendendo in giro.

Una volta che sia stata individuata la responsabilità si deve procedere al complesso studio del danno subito.

Quante volte leggiamo richieste danni per il risarcimento da malasanità generiche, immotivate e prive di riferimenti a danni invece esistenti!

Il paziente va ascoltato, ma anche sollecitato a mettere in luce aspetti del danno che potrebbe non ritenere utili o dimenticare: un legale esperto sa come esplorare tutta le aree del pregiudizio ed elaborare una corretta richiesta di risarcimento del danno da malasanità.

Una volta firmato un accordo con la compagnia di assicurazioni o con il responsabile, non potrai più tornare indietro (salve eccezioni straordinarie).

Descrivi il Tuo caso di Malasanità compilando il modulo a fianco, indicando i Tuoi dati e il numero di telefono per essere richiamato in breve tempo.

Oppure prenota una videoconferenza con l'Avv. Andrea Cova scrivendo al nr. WhatsApp 338.1209218.