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Andrea Cova

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Insufficienza utero-placentare

L’insufficienza placentare, talvolta indicata anche con le espressioni insufficienza vascolare utero-placentare o disfunzione placentare, è una grave patologia della gravidanza caratterizzata da malformazione o danneggiamento della placenta.

Questo disturbo della placenta rischia di non provvedere al fabbisogno di ossigeno e sostante nutritive da parte del feto, con ripercussioni sulla buona riuscita della gravidanza.

È fondamentale che una condizione di insufficienza utero placentare venga diagnosticata tempestivamente, in quanto monitorare lo sviluppo di questa condizione patologica è la chiave per una corretta valutazione dei rischi per il feto e per la giusta scelta della terapia da intraprendere.

La responsabilità del sanitario e, quindi, dell’Ospedale, può derivare dal mancato riconoscimento precoce della problematica e dall’incapacità di gestirla correttamente, eseguendo terapie sbagliate, tardive, inefficaci o, in ogni caso, non tempestive.

Un errore medico nella mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare nei casi più gravi, al decesso della madre o del bambino. In questo caso anche i familiari del paziente vittima di malasanità, potrebbero avere diritto al risarcimento e cioè il marito (convivente more uxorio o il partner convivente), i genitori, il figlio o la figlia, i fratelli o le sorelle e gli eredi.

Il medico legale, coadiuvato da un medico specialista e affiancato dal legale, può capire se vi siano stati errori nella diagnosi, nell’esecuzione del trattamento sanitario o nello svolgimento della terapia e verificare se vi sia responsabilità del medico o dell’Ospedale. Essenziale in questa fase sarà lo studio della documentazione medica, tra cui cartella clinica, esami e consenso informato che dovranno essere richiesti alla struttura.

Cause

L’insufficienza placentare può insorgere in seguito a disturbi vascolari o a comportamenti poco salutari materni, tra cui i più comuni sono:

- ipertensione arteriosa

- diabete mellito

- disturbi della coagulazione sanguigna (ad esempio l’anemia)

- farmaci anticoagulanti

- fumo di sigaretta

- abuso di sostanze stupefacenti (ad esempio cocaina, metanfetamine ed eroina).

Rischi per il feto

L’insufficienza placentare si presenta solitamente in maniera asintomatica e non costituisce un serio pericolo per la madre. Tale patologia risulta invece decisamente pericolosa per il feto, con un aumentato rischio di:

- insufficiente crescita intrauterina (con un peso alla nascita inferiore al 90% rispetto alla norma)

- travaglio prematuro

- policitemia (eccessiva concentrazione di globuli rossi)

- ipotermia

- ipocalcemia (ridotta concentrazione di calcio nel sangue)

- ipoglicemia (ridotta concentrazione di glucosio nel sangue)

- disturbi nell’apprendimento

- ipossia perinatale (insufficiente apporto di ossigeno durante il parto, che può causare paralisi cerebrale)

- disfunzioni polmonari

- emorragia cerebrale

- morte del feto intrauterina o durante il parto

- paralisi cerebrale infantile.

Si stima che circa il 40% dei bambini affetti da insufficienza placentare riporti delle disfunzioni congenite e che circa il 20% non sopravviva al parto.

Diagnosi

La diagnosi di insufficienza placentare può essere effettuata a partire dalla dodicesima settimana di gestazione. L’ecografia consente di valutare le dimensioni del feto e della placenta e un esame del sangue materno può essere effettuato per misurare la presenza di alfa-feto proteina (sintetizzata in condizioni fisiologiche dal fegato del feto).

Nel caso in cui venga riscontrata un’anomalia nello sviluppo del feto è importante valutare il benessere del bambino tramite un tracciato cardiotocografico e cioè un test che consente di osservare l’attività cardiaca del bambino per un periodo di circa 30 minuti, in cui la frequenza cardiaca fetale viene confrontata con altri eventi, come la presenza di contrazioni uterine o i movimenti fetali.

Trattamento

Sebbene non esista una cura per l’insufficienza placentare, la diagnosi consente di adottare delle misure che massimizzino le possibilità di crescita del feto.

Il trattamento di eventuali patologie materne come il diabete o l’ipertensione è importante per favorire la salute del feto. L’intensificazione delle visite specialistiche, e l’osservazione di un generale riposo per non stressare il feto, sono le direttive solitamente date alle donne affette da insufficienza placentare.

Risarcimento danni

Lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA è specializzato in risarcimento danni da errore medico e responsabilità sanitaria e segue regolarmente casi in tutta Italia.

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- se c’è stata responsabilità da parte del medico o dell’Ospedale;

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