Avvocato
Andrea Cova

Assistenza in tutta Italia per ogni tipologia di responsabilità sanitaria

Richiedi informazioni chiamando il NUMERO VERDE dalle 09.00 alle 19.00

Infezioni da Klebsiella


Lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA è specializzato in risarcimento danni da errore medico e responsabilità sanitaria e segue regolarmente e personalmente casi in tutta Italia. consentendo alle vittime e ai loro parenti, di ottenere il giusto risarcimento.

Se un Tuo familiare è deceduto, o se Tu o un Tuo familiare avete subito gravi danni per colpa di una infezione ospedaliera, contatta lo Studio COVA. per capire:

- se c’è stata responsabilità da parte del medico o dell’Ospedale;

- se il danno era evitabile e

- se avete diritto a un risarcimento danni.

Con lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA avrai un gruppo di professionisti a Tua disposizione (Avvocato, Medico-Legale, Medico Specialista nella materia afferente al caso) che Valuterà il Tuo caso e Ti seguirà fino al risarcimento del danno, senza che, per le infezioni che abbiano causato il decesso della vittima o una grave invalidità , Tu debba anticipare compensi o spese.

I clienti che scelgono lo Studio Legale Cova usufruiranno di un servizio di assistenza legale, di alto profilo professionale.

Lo Studio Cova, dopo aver verificato insieme a Medico Legale e Medico Specialista, la fondatezza della causa, per i decessi e le grandi invalidità sosterrà tutte le spese relative al Tuo caso per :

  • Perizie di parte (Specialistiche e medico legali)

    • Iscrizione a ruolo in Tribunale (Eventuale causa)

      • Spese A.T.P 696 bis cpc e 702 bis cpc (Diverse fasi della causa)

        • Spese sentenza/ordinanza (In caso di condanna).
        Klebsiella pneumoniae
         è un agente infettivo, comune nelle strutture sanitarie, che causa infezioni delle vie urinarie, infezioni addominali e polmonite.

        Con il termine Klebsiella si indica un genere di batteri appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae. Si tratta di bastoncelli Gram - negativi dotati di una notevole capsula polisaccaridica che forniscono loro una altrettanto notevole resistenza alle difese dell’organismo che infettano.

        Le specie di Klebsiella associate a malattie che colpiscono l’uomo sono 3:

        K. pneumoniae (con le sottospecie K. ozaenae e K. rhinoscleromatis)
        K. Oxytoca

        K. granulomatis.

        La Klebsiella pneumoniae può essere trovata nella bocca di una persona, sulla pelle e nell'intestino ed è seconda solo all' Escherichia Coli come causa di infezioni del tratto urinario. Il numero riportato di casi è circa il 50% negli ultimi cinque anni e vi è un tasso di mortalità del 66% nei pazienti non trattati.

        Cause e sintomi

        Le infezioni da Klebsiella sono associate principalmente a:

        • polmoniti contratte in ambiente ospedaliero
        • infezioni delle vie urinarie
        • infezioni nosocomiali
        • rinoscleroma
        • ozena
        • ulcere genitali croniche

        A seconda dei casi i sintomi dell’infezione possono includere:

        • febbre
        • brividi
        • manifestazioni simil influenzali
        • tosse con espettorato denso, a volte contenente sangue
        • aumento della minzione
        • urgenza nella minzione
        • fastidio alla parte alta del pube
        • dolori alla parte bassa della schiena
        • presenza di batteri nelle urine
        • papule o noduli a livello dei genitali

        Tipicamente, la polmonite da Klebsiella causa un'insorgenza grave e rapida che spesso provoca la distruzione nei polmoni. Le persone infette hanno febbre alta, brividi, sintomi simil-influenzali e tosse con molto muco. La polmonite da Klebsiella provoca la distruzione del polmone e sacche di pus nel polmone (noti come ascessi). Inoltre, il rischio di morte è molto maggiore rispetto polmonite regolare.

        Trattamento

        La Klebsiella pneumoniae è generalmente trattata con aminoglicosidi e prescrizione di cefalosporine, ma è resistente alla Carbenicillina, ampicillina, chinoloni, e sempre di più alla Ceftazidime.

        Le condizioni che invece predispongono maggiormente al contagio da KP sono:

        · Ospedalizzazione (soprattutto in terapia intensiva): il rischio di contrarre la KP è direttamente proporzionale alla durata della degenza ospedaliera; infatti la KP è più frequentemente associata a ricoveri prolungati.

        · Interventi chirurgici.

        · Comorbilità e polipatologie.

        · Immunodepressione o immunodeficienza.

        Utilizzo prolungato di dispositivi medici invasivi  (CV, tubo orotracheale, tracheostomia, ventilazione meccanica, ecc).

        Sintomi dell’infezione de KP

        A seconda della localizzazione organica, la KP può dare diverse manifestazioni cliniche, ma più frequentemente:

        · Polmoniti

        · Batteriemie (infezioni nel torrente ematico)

        · Infezioni urinarie

        · Diarrea

        · Colecistite

        · Meningite

        Le due manifestazioni cliniche più frequenti e gravi sono:

        1. Polmonite: la polmonite da klebsiella è caratterizzata da infiammazione del tessuto polmonare e tosse con abbondanti secrezioni. Nei casi più gravi possono manifestarsi ascessi polmonari ed empiema. Ha un alto tasso di mortalità.

        2.  Infezioni urinarie: le infezioni urinarie da KP sono sempre possibili, ma sicuramente più frequenti in caso di cateterismo vescicale. La cateterizzazione è infatti il fattore di rischio più importante per lo sviluppo di batteriuria.

        Diagnosi di infezione da KP

        La diagnosi di infezione da KP è attraverso gli esami colturali. L'infezione, a seconda della sua localizzazione, si manifesta in uno o più esami colturali. Quelli più significativi e frequenti da effettuare sono:

        · Emocoltura

        · BAS, broncoaspirato

        · Urinocoltura

        · Tampone cutaneo

        Alla positività del campione colturale, è sempre necessario che sia associato un antibiogramma per comprendere il miglior antibiotico per quell'infezione.

        Come si cura l’infezione da klebsiella pneumoniae

        La terapia per la klebsiella pneumoniae è ovviamente antibiotica e in particolare è importante valutare la localizzazione della malattia e l'antibiogramma per comprendere quale sia il miglior antibiotico.

        Qualora si sospetti un'infezione da klebsiella è importante iniziare con una terapia antibiotica empirica, ovvero a largo spettro, in attesa dell'antibiogramma.

        Le famiglie di antibiotici più efficaci sono:

        · Cefalosporine (cefoxitina, cefotaxima, ceftazidima, ceftriaxone, cefepime)

        · Carbapenemi (imipenem, meropenem)

        · Chinoloni (ciprofloxacina, levofloxacin)

        · Aminogrlicosidi (gentamicina, tobramicina, amikacina, streptomicina)

        Klebsiella pneumoniae e multiresistenza

        La KP è un batterio che nel corso degli anni ha sviluppato un'importante antibioticoresistenza, in particolare verso la classe degli antibiotici carbapenemi.

        La KP diventata resistente prende il nome di Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemici (KPC o CRE in inglese).

        Le localizzazioni e le manifestazioni del microrganismo sono le stesse della semplice klebsiella pneumoniae, ma la sua resistenza agli antibiotici fa sì che si riducano le opzioni terapeutiche disponibili.

        Inoltre, oltre ad avere possibilità terapeutiche limitate, la terapia antibiotica spesso fallisce e i tassi di mortalità associati all'infezione raggiungono il 50%. Un esame utile per poter diagnosticare precocemente una KPC è lo screening attraverso il tampone rettale.

        Descrivi il Tuo caso di Malasanità compi- lando il modulo a fianco, indicando i Tuoi dati e il numero di telefono per essere richiamato in breve tempo.

        Oppure prenota una videoconferenza con l'Avv. Andrea Cova scrivendo al nr. WhatsApp 338.1209218.