Avvocato
Andrea Cova
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La gravidanza multipla (multifetale) è la presenza di più di un feto in utero e si verifica fino a 1 volta ogni 30 parti.
Si tratta di un evento in aumento negli ultimi anni, probabilmente a causa del maggiore ricorso a tecniche di procreazione assistita e all'incremento dell'età materna alla prima gravidanza.
Vi sono due tipi di gravidanza multipla, quella monozigote (un unico uovo) e quella dizigote (due uova); quest’ultima rappresenta il 30% delle gravidanze gemellari, corrispondente a circa 3 nascite su 1000.
Nella gravidanza dizigote, o pluriovulare, i bambini hanno origine dalla fecondazione di due o più ovuli da parte di spermatozoi diversi; essi non si assomigliano più dei normali fratelli. I feti hanno ciascuno la loro membrana (corion e amnios), mentre la placenta può essere unica. Nella gravidanza monozigote, o monovulare, i bambini nascono dalla fecondazione da parte di uno spermatozoo di un unico ovulo, che si divide. Sono dello stesso sesso, identici dal punto di vista morfologico, fisiologico e genetico; il loro sangue presenta le stesse caratteristiche. La divisione dell’uovo in due (o più) ha luogo nei 14 giorni che seguono la fecondazione. Nel 30% dei casi avviene prima dello stadio della morula (16 divisioni cellulari), quando l’uovo sta ancora migrando dalla tuba nell’utero; ogni embrione sarà quindi immerso nel suo sacco membranoso, rivestito dall’amnios e dal corion nutritizio, come gli embrioni dizigoti. Nel 70% dei casi la separazione si verifica tra il sesto e il nono giorno, e gli embrioni hanno lo stesso corion. L’ecografia permette di diagnosticare con notevole anticipo il carattere monozigote o bizigote degli embrioni, e di seguirne lo sviluppo. Alla nascita i bambini hanno in genere un peso inferiore a quello dei soggetti nati da una gravidanza unica, e devono essere oggetto di un’attenta sorveglianza nelle prime settimane di vita.
Le modalità e le tempistiche della nascita in una gravidanza multipla devono essere attentamente valutate per ridurre il rischio materno e fetale.
I fattori di rischio fetali per gravidanza multipla sono strettamente correlati al numero di feti coinvolti e al fattore di amnionicità e corionicità e comprendono:
- parto pretermine;
- riduzione dell'accrescimento intrauterino e basso peso alla nascita;
- aborto spontaneo;
- morte endouterina;
- mortalità perinatale;
- malformazioni congenite e anomalie cromosomiche;
- rottura prematura delle membrane amniocoriali;
- complicanze postnatali.
Complicanze
La gravidanza multifetale aumenta il rischio di:
- Preeclampsia
- Diabete gestazionale
- Emorragia post-partum
- Parto cesareo
- Parto prematuro
- Ritardo di crescita
- Natimortalità
- Morte neonatale, in gran parte dovuta a prematurità
- Depressione post-partum
L'utero sovradisteso tende a stimolare un travaglio pretermine, inducendo un parto pretermine. La gestazione media è:
- Gemelli: da 35 a 36 settimane
- Triplette: 32 settimane
- Quadrupletti: 30 settimane
La presentazione fetale può essere anomala. L'utero può contrarsi dopo il parto del primo gemello, provocando il distacco della placenta e aumentando il rischio per i restanti feti. Talvolta la distensione uterina impedisce le contrazioni uterine nel post-partum, causando atonia uterina ed emorragia materna.
Alcune complicanze si sviluppano solo nelle gravidanze multifetali. Un esempio è la sindrome di trasfusione gemello-gemello (quando i gemelli condividono la stessa placenta; questa sindrome ha come risultato la comunicazione vascolare tra i due, che può portare alla condivisione disuguale del sangue).
Diagnosi
Si sospetta una gravidanza multipla se l'utero è grande per l'epoca gestazionale; la diagnosi viene confermata con un'ecografia prenatale.
Trattamento
Il taglio cesareo è effettuato quando indicato. Nel caso di due gemelli il taglio cesareo è raccomandato a meno che il primo gemello non sia in presentazione di vertice. Nel caso di gemelli superiori a due il taglio cesareo viene eseguito indipendentemente dalla presentazione.
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