Avvocato
Andrea Cova

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Danno da nascita indesiderata

Con l'espressione "danno da nascita indesiderata" si designa, più che un tipo di danno, un tipo di condotta illecita, quella di chi viola il diritto di uno o di entrambi i genitori a non avere figli, ovvero a non portare a termine la loro gestazione. Tale condotta può assumere due forme:

a. la prima ipotesi ricorre quando la nascita di un figlio avviene contro la volontà del genitore, come nell'ipotesi di insuccesso di un intervento abortivo, ovvero nel caso di insuccesso di un intervento di sterilizzazione;

b. la seconda ipotesi ricorre quando la nascita avviene oltre la volontà del genitore, come nell'ipotesi di omessa informazione circa le malformazioni del feto, con conseguente perdita della possibilità di interrompere la gravidanza.

Nel primo caso viene leso il diritto del genitore a non avere figli, nel secondo caso viene leso il diritto del genitore di interrompere la gravidanza.

Il danno da nascita indesiderata può essere di diverso tipo. Esso, infatti, può consistere sia in un danno non patrimoniale in senso lato (sofferenza e dolore morale), sia un danno biologico, sia un danno patrimoniale.

I casi di nascita di un bambino malformato o affetto da patologie sollevano non poche problematiche dai risvolti non solo giuridici, ma anche etici, correlati al riconoscimento o no di un diritto di nascere sani o di non nascere affatto.

L'Avv. ANDREA COVA, specializzato in malasanità, assiste in tutta Italia i danneggiati da infezioni correlate all'assistenza sanitaria e i parenti di coloro che ne siano rimasti vittima, consentendogli di ottenere il giusto risarcimento

Lo STUDIO COVA  si occupa di tutte le fasi del complesso iter che consente di ottenere il giusto risarcimento: dalla prima valutazione per capire se si possa oppure no essere in presenza di una responsabilità sanitaria, alla valutazione medico-legale che effettua con i propri Consulenti di fiducia, alla considerazione degli aspetti giuridici della vicenda, fino alla gestione operativa della pratica in ambito stragiudiziale e – se necessario – giudiziale.

Ogni vertenza, infatti, viene avviata solamente a seguito del parere positivo del Medico Specialista nella materia afferente il caso e del Medico-Legale, che viene fornito entro trenta giorni  dall'invio della documentazione completa.

Lo Studio COVA si avvale in questa materia della collaborazione dei migliori specialisti Italiani in malattie infettive e instaura solamente azioni relative a pregiudizi rilevanti, supportate da un adeguato vaglio medico-legale e senza finalità meramente speculative.

Ogni caso di presunta responsabilità sanitaria che viene sottoposto all'attenzione dei professionisti dello Studio COVA, infatti, deve sempre ricevere una duplice valutazione: giuridica da parte del Legale e medica da parte del medico-legale, supportato dallo specialista nella materia afferente il caso e, solamente all’esito positivo del duplice controllo, la posizione viene accettata e la vertenza iniziata. (Leggi come lavoriamo)

In molti casi, i difetti e le malattie di tipo genetico possono essere facilmente identificati durante la prima fase della gravidanza, dando ai genitori la possibilità di scegliere se proseguire o no la gravidanza stessa. In Italia, se un difetto congenito o una malattia genetica non venga identificato durante la gravidanza in conseguenza di un errore di esecuzione o di interpretazione di un esame prenatale, è possibile chiedere un risarcimento collegato alla violazione del diritto ad interrompere la gravidanza.

Sotto questo profilo il medico, che non va dimenticato non è responsabile per le malformazioni, lo è invece per non avere diagnosticato una malformazione del feto e per non averne informato correttamente la madre.

La madre, quindi, viene ad essere ingiustamente privata dei necessari elementi di valutazione per decidere consapevolmente se portare avanti la gravidanza o interromperla.

La madre (e, per Lei, il legale incaricato) dovrà provare che, se fosse stata informata delle malformazioni, avrebbe interrotto la gravidanza.

È ammessa qualsiasi tipo di prova, ma non va dimenticato che, ai sensi della Legge 194/1978, l’interruzione della gravidanza deve essere finalizzata ad evitare un pericolo per la salute della gestante, serio (entro i primi 90 giorni di gravidanza) o grave (successivamente a tale termine). In quest'ultimo caso occorre anche che sia esclusa la possibilità di vita autonoma del feto nel momento in cui il medico ha mancato di tenere il comportamento che da lui si attendeva.

La Corte di Cassazione è del parere che il Giudice possa ritenere corrispondente a regolarità causale il fatto che la donna interrompa la gravidanza se a conoscenza delle malformazioni. Al riguardo, la stessa richiesta della donna di compiere esami diretti ad accertare eventuali anomalie, deve far supporre che la stessa non continuerebbe la gravidanza in caso di riscontro positivo.

Tra le principali patologie si riscontrano:

- Anencefalia;

- Anemia falciforme;

- Cardiopatie congenite;

- Fibrosi cistica;

- Miopatia miotubulare;

- Neurofibromatosi:

- Oloprosencefalia;

- Rosolia congenita:

- Sindrome di Down;

- Sindrome X Fragile;

- Spina Bifida / difetti del tubo neurale;

- Talassemia / Anemia mediterranea;

- Difetto del setto interventricolare.

L'aspetto della prova da fornire è di estrema importanza, tanto che recentemente, la Corte D'Appello di Palermo si è pronunciata in tema di danno da nascita indesiderata, chiarendo che non spetta alcun risarcimento ai genitori se mancano le prove della volontà della madre di interrompere la gravidanza nel caso in cui, a seguito di accertamenti medici, fossero emersi indici rivelatori di una patologia cromosomica del feto.

La sentenza n. 914, emessa dalla Corte d'Appello di Palermo, pubblicata in data 12 maggio 2023, affronta il delicato tema del danno da nascita indesiderata.

La fattispecie all'esame della Corte ha riguardato l'azione risarcitoria promossa dai genitori e sorelle  di un bambino nato affetto da “trisomia 21” (c.d. sindrome di Down), i quali hanno lamentato, non solo la responsabilità cui era incorsa la ginecologa, priva della necessaria abilitazione, che aveva eseguito la translucenza nucale in maniera non esatta comunicando dati errati, ma anche l'omessa informazione sulla tipologia di esami diagnostici approfonditi da compiere per ottenere una corretta diagnosi prenatale.


La decisione della Corte, dopo avere analizzato i caratteri della fattispecie risarcitoria evocata dalle parti attrici, è stata quella di rigettare la domanda, riformando integralmente la sentenza di primo grado, sul presupposto che non erano state fornite prove sulla volontà della madre di interrompere la gravidanza nel caso in cui fosse stata correttamente e tempestivamente informata e fossero emersi indici rivelatori di una patologia cromosomica del feto, considerato che, nella specie, non si verta in tema di colpa medica produttiva di danni alla salute quanto piuttosto di lesione alla libertà di autodeterminazione per omessa corretta informazione rispetto alla quale, tuttavia, non sono emersi elementi probatori ritenuti dal collegio sufficienti.

Tipi di difetti congeniti

Sono quattro i tipi principali di difetti congeniti,

Disturbi metabolici

Comprendono i processi chimici nel corpo che convertono o utilizzano energia e trasportano e rimuovono sostanze chimiche e prodotti di scarto. Difetti comuni di disturbi metabolici comprendono: malattia di Tay-Sachs (debolezza progressiva con grave danno neurologico, di solito con conseguente decesso precoce, galattosemia (ridotta capacità di metabolismo di un tipo di zucchero nel corpo che può portare a ittero o ingrossamento del fegato), e Fenilchetonuria (una carenza in un tipo di enzima che conduce al ritardo mentale).

Problemi sensoriali

Si verificano quando è stato compromesso lo sviluppo e/o la funzione degli organi di senso. Possono causare problemi di visione, perdita o sordità, o in condizioni come rosolia congenita (una condizione comunemente trasmessa da madre a figlio che si traduce in perdita dell'udito e cataratte) o sindrome di Williams (una sindrome che si traduce in malattie cardiovascolari e difficoltà di apprendimento e altri difetti).

Malattie degenerative

Le malattie degenerative colpiscono parti o sistemi del corpo, causando il loro deterioramento. I bambini nati con malattie degenerative possono sembrare sani alla nascita, per poi rimanere affetti da perdita di funzioni ritardo dello sviluppo. Esempi di disturbi degenerativi comprendono la sindrome di Rett (una sindrome che colpisce le donne in particolare e causa ritardo dello sviluppo, epilessia e ritardo mentale) e la distrofia muscolare (un gruppo di malattie che creano una progressiva debolezza e spesso sfociano in una incapacità di camminare, o anche di respirare).

Sistema nervoso e disturbi cerebrali

I difetti del sistema nervoso e le anomalie cerebrali congenite sono il risultato di problemi dello sviluppo del cervello e / o del sistema nervoso. Esempi di tali difetti comprendono la sindrome di Down (una sindrome che deriva da un cromosoma in più e si traduce in tono muscolare insolitamente basso e ritardo mentale) e la sindrome di Prader-Willi (una sindrome che si traduce in perdita di funzione di alcuni geni e causa ritardo di sviluppo e mentale e molti altri difetti).

 Il diritto al risarcimento del danno spetta alla madre, al padre ed ai fratelli. Recentemente, è stato riconosciuto anche in capo al concepito (subordinatamente all’evento nascita) con riferimento ai danni subiti durante la gestazione, anche se la questione è estremamente controversa e la Giurisprudenza maggioritaria è contraria.

Il danno risarcibile sarà costituito:

- dal danno emergente (spese mediche già affrontate e da affrontare in futuro) e

- lucro cessante (derivante dal fatto che la necessità di accudire un figlio invalido determina inevitabilmente una riduzione del tempo da dedicare all'attività professionale e alla vita di relazione con conseguente riduzione del reddito lavorativo);

- dal danno biologico da invalidità parziale temporanea (in quanto la gravidanza, pur essendo un procedimento fisiologico normale, se causata da un terzo contro la volontà della donna integra una lesione personale) e

- dalla diminuita vita di relazione, nonché dal danno morale.

Da ultimo, la cassazione ha riconosciuto un vero e proprio danno da nascita indesiderata, consistente nel trauma subito dai genitori che, privi di preparazione psicologica, si sono trovati di fronte ad una realtà obiettivamente difficile, qual è quella di un figlio menomato, in grado di condizionare fortemente la vita familiare e che avrebbe potuto essere scongiurata da una corretta diagnosi.

Si tratta di una materia estremamente complicata che richiede molti anni di studio e di approfondimento e nella quale, invece, si assiste a molta improvvisazione.

Il consiglio dello Studio Legale COVA a chi si dovesse trovare in questa situazione è quello di evitare di rivolgersi a infortunistiche o a pseudo associazioni il cui personale non ha la competenza necessaria e che, in ultima istanza, finiscono a loro volta per affidarsi a legali.
È necessario, quindi, affidarsi a legali esperti, specializzati nella materia, che siano in grado di gestire la vertenza al meglio e consentire ai genitori di ottenere il giusto risarcimento.

Risarcimento danni

Lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA è specializzato in risarcimento danni da errore medico e responsabilità sanitaria e segue regolarmente casi in tutta Italia.

Gli avvocati dello Studio dell'Avvocato ANDREA COVA assistono in tutta Italia chi è stato vittima di malasanità e i loro familiari, consentendogli di ottenere il giusto risarcimento.

Se Tu o un Tuo familiare pensate di avere subito gravi danni per colpa di un errore medico in ginecologia, contattateci; Vi aiuteremo a capire:

- se c’è stata responsabilità da parte del medico o dell’Ospedale;

- se il danno era evitabile e

- se avete diritto a un risarcimento danni.

Con lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA avrai un gruppo di professionisti a Tua disposizione che Valuterà il Tuo caso e Ti seguirà fino al risarcimento del danno.

Se ritieni di essere vittima di un caso di malasanità o sei il parente di una persona che è deceduta per questo motivo, contatta lo Studio dell'Avvocato ANDREA COVA per sapere se hai diritto a un risarcimento dei danni che hai subito compilando il modulo a fianco, raccontando cosa è accaduto e descrivendo le tue perplessità in proposito.

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